Le Fantasie degli Amici

Fin dalla fondazione nel 1991 l’associazione Amici di Castelvecchio e dei Civici Musei d’Arte di Verona ha a cuore la sopravvivenza e lo sviluppo del nostro principale museo, tanto che, negli anni, in sintonia con l’Amministrazione comunale e con la Direzione dei musei, ha promosso e finanziato il recupero della torre di nord-est, della torre dell’orologio, l’apertura al pubblico di parte dei camminamenti di ronda, andando così incontro alle crescenti esigenze del museo.

Oggi è necessario un nuovo balzo in avanti per garantire ai grandi flussi turistici e ai cittadini una adeguata accoglienza, accessibilità e fruizione per i disabili, aree per la didattica e spazi ricreativi aperti a tutti: requisiti indispensabili per un museo al passo con i tempi, considerato che il museo rappresenta l’identità collettiva di una città e uno dei suoi principali “biglietti da visita”. 

In questa prospettiva gli Amici dei Civici Musei d’Arte di Verona hanno promosso e sostenuto la pubblicazione “Fantasie per Castelvecchio. Una proposta per l’ampliamento del museo civico”, che verrà presentata sabato 6 ottobre 2018 presso la sala convegni dell’Associazione M15 agli ex magazzini Generali di Verona.

L’idea centrale che giustifica tale esigenza parte dall’esame delle planimetrie del castello, riportate nella pubblicazione, dalle quali si evince con chiarezza che la superficie occupata dal Circolo Unificato dell’Esercito, per quanto concerne il piano terra, è addirittura superiore a quella occupata dal museo.

Quando Castelvecchio fu messo a disposizione del Comune di Verona da parte dello Stato, nel lontano 1928, nel relativo atto è scritto che veniva trasferito al Comune di Verona l’uso dell’intero castello, salvo il fatto che era consentita la permanenza in via transitoria del Circolo Ufficiali, fino a che il Comune non fosse riuscito a trovare una sistemazione alternativa idonea. Da allora sono trascorsi 90 anni.